I bookmaker vincono sempre, giusto? Ma come fanno? Il metodo su cui i bookmaker fanno più affidamento è l’addebito di una commissione. La commissione viene indicata da nomi diversi. A livello internazionale alcuni la chiamano anche vig o juice, mentre in Italia viene chiamata anche margine o percentuale. La commissione è la percentuale che i bookmaker prendono dalle quote delle scommesse per guadagnare indipendentemente dal risultato delle partite.
La percentuale che viene addebitata è diversa da bookmaker a bookmaker. A volte la commissione può cambiare anche a seconda dello sport. Solitamente, i bookmaker offrono quote più alte o speciali per attirare più scommettitori e quindi per guadagnare di più.
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Spiegazione della commissione del bookmaker
Uno degli errori commesso da molti scommettitori inesperti è pensare che i bookmaker definiscano le quote solo sulla base di chi ha maggiori probabilità di vincita. Questo non è del tutto vero. I bookmaker potrebbero avere una squadra o un giocatore preferito, ma non bisogna dimenticare che portano avanti un’attività commerciale. Fissano le quote delle scommesse per guadagnare in ogni caso. Questo garantisce loro dei profitti, indipendentemente dal risultato della partita.
Come fa un bookmaker a garantirsi un profitto? La risposta a questa domanda è molto semplice: facendo pagare una commissione. Ogni volta che scommetti, paghi una commissione. Il bookmaker prende una parte dell’intero importo delle quote delle scommesse. Questa percentuale è chiamata tenuta teorica.
Se i bookmaker offrono una selezione di quote bilanciate, la commissione rappresenta il guadagno dopo aver pagato le vincite. I bookmaker offrono tante opzioni per scommettere, quindi la selezione di quote non è sempre bilanciata, tuttavia ogni quota garantisce un profitto al termine dell’evento.
Commissione al 100%
Il modo più chiaro per spiegare cosa si intende per commissione al 100% è dare un’occhiata alle scommesse “pari”. Questo significa che i due lati della quota hanno la stessa probabilità di vincere o perdere, 50-50.
Il miglior esempio che si può fare per spiegare questo concetto è quello del lancio della moneta. Quando si lancia una moneta, ci sono due risultati: il 50% di possibilità che esca croce e il 50% di possibilità che esca testa. La “quota” sarebbe di 2.00 su testa e croce. Se scommetti 1 €, vinci 1 €. Le probabilità sono eque. In poche parole, ottieni un profitto uguale al valore giocato.
Nonostante ciò, anche i bookmaker hanno bisogno di generare profitti, perché si tratta di un’attività commerciale. Pertanto, si assicurano un guadagno offrendo delle quote di scommesse da 1.85 a 1.99 come “pari”. Questo significa che le piattaforme di scommesse non offrono il prezzo intero. Fondamentalmente, questo è il modo in cui i bookmaker addebitano la loro commissione.
Calcolo della quota
Una commissione al 100% non offre alcun vantaggio per bookmaker e scommettitore. Se la commissione è inferiore al 100%, le quote di scommesse hanno un valore maggiore. Quando la commissione è superiore al 100%, le quote di scommesse hanno un valore minore.
Calcolare la commissione non è un compito difficile. Per prima cosa, è necessario trasformare le quote decimali nella percentuale di probabilità che rappresentano. Prendiamo la quota di 1.65. Per convertire in probabilità, devi dividere 1 per 1.65, uguale a 0.606. Fai lo stesso calcolo per ogni risultato dell’evento, poi somma i risultati e moltiplica il totale per 100. Avrai la percentuale di quota, che viene anche chiamata “overround”.
Per capire il calcolo, ecco un esempio. Supponiamo che tu voglia piazzare una scommessa sulla partita di calcio tra Barcellona e Real Madrid. Il Real Madrid è a quota 2.00 , mentre il Barcellona è a quota 3.90. La quota per un pareggio è di 3.50:
Probabilità del Real Madrid: 1 / 2.00 = 0.500
Probabilità del Barcellona: 1 / 3.90 = 0.256
Probabilità del pareggio: 1 / 3.50 = 0.286
Il risultato totale è uguale a 1.042, quindi l’overround è del 104.2%, fatto che significa che la quota è meno valutata.
Calcolo della commissione
Il passo successivo è calcolare la commissione. Esistono diversi metodi, tuttavia questo è il più semplice: commissione = [ 1 – (1 / {overround / 100})] x 100. Se prendiamo le quote dell’esempio della partita di calcio, la formula sarebbe: [1 – (1 / 1.042)] x 100, che risulterà nel 4%. Pertanto, le quote delle scommesse della partita di calcio sono state gonfiate del 4%.
La maggior parte dei bookmaker mostra l’overround delle quote. Potresti non voler calcolare ogni singolo risultato, specialmente per le scommesse sulle corse dei cavalli, dove sono presenti 12 o più corridori. Inoltre, sono disponibili molti calcolatori su Internet, in grado di fare il duro lavoro per te. Nonostante ciò, puoi anche provare a eseguire il calcolo da solo.
Chi paga la commissione
La prossima domanda che potresti avere è: chi paga la commissione? Ci sono due risposte a questa domanda. La prima è che i perdenti pagano la commissione. Ed è effettivamente molto ragionevole, perché i vincitori si riprendono la loro puntata iniziale e raccolgono le loro vincite. Le vincite sono una percentuale dei soldi che i perdenti mettono in gioco e la somma rimanente va ai bookmaker. Puoi facilmente indovinare la seconda risposta: i vincitori pagano la commissione. Questo è sostenuto dal fatto che i vincitori non ricevono l’intero valore della scommessa che hanno inizialmente piazzato.
Pertanto si dice che più si vince, più alta sarà la percentuale di commissione da pagare. Se vinci il 50% di 100 scommesse a quota 1.90, pagherai il 5% di commissione. Se uno scommettitore vince 80 su 100 puntate su quote di 2.00, otterrà un profitto di 160. Invece, se le quote sono a 1.90, avrà un profitto di 152, che ovviamente è inferiore a 160. La conclusione è che paghi 8 su 100 unità scommesse, finendo per pagare l’8% e non il 5%. Questo è il motivo per cui più si vince, più bisogna pagare.
Il prezzo della commissione
È arrivato il momento di parlare del valore delle scommesse durante la selezione delle quote migliori. Per farlo, dobbiamo confrontare le quote pari e vedere se è presente un aumento o una riduzione della commissione.
È molto importante scegliere attentamente le quote su cui piazzare le scommesse. Una piccola differenza tra le percentuali può essere critica. Se piazzi una scommessa alla pari su una quota con commissione del 2.5% e tasso di vincita del 53%, otterrai un profitto del 3.35%. Se scommetti su quote con commissione del 5%, il profitto sarà solo 0.7%.
Mettiamo che abbia 1000 e decida di piazzare scommessa dell’1% fino a raggiungere il numero di 1000 scommesse. Dopo aver scommesso ottieni un tasso di vincita del 53%. La differenza tra il 2.5% e il 5% di commissione è già stata chiarita sopra, motivo per cui devi scegliere la commissione del 2.5%. Dopo 1000 scommesse avrai ottenuto un profitto di 1397, cioè il 39,7%. Invece, una commissione del 5% comporta un profitto del 7.2% (1072).
Trovare le quote migliori
La conclusione è abbastanza ovvia: gli scommettitori devono piazzare le scommesse presso i bookmaker che offrono le quote con valore maggiore. Nonostante ciò, non tutti riescono a comprendere questo aspetto. Spesso le persone commettono errori e non ottengono profitti. Puoi semplicemente confrontare le quote dei bookmaker e vedere la differenza da solo. Potresti pensare che le quote da 1.90 siano solo leggermente inferiori a quelle di 1.95, ma scegliere l’opzione giusta farà pendere la bilancia a tuo favore.
In sintesi, i bookmaker addebitano sempre una commissione. L’unica cosa che puoi fare è trovare un bookmaker con una commissione ridotta. Dopotutto, il bookmaker porta avanti un’attività commerciale che senza la commissione andrebbe in bancarotta in poco tempo. Pertanto, la commissione è sempre presente e devi analizzare le quote offerte dai bookmaker per trovare quelle con commissione più vantaggiosa.